Resto al Sud, l’incentivo riservato agli gli imprenditori under 56 già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia, ha subito, a seguito di quanto disposto dall’ art. 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156, delle importanti modificazioni.

In particolare, le novità che ampliano notevolmente la portata di tale misura riguardano due aspetti:

  • l’estensione della misura ai territori insulari e alle isole minori lagunari e lacustri;
  • l’inserimento tra le iniziative ammissibili dei progetti imprenditoriali relativi al settore del commercio.

Quali sono i nuovi territori ricompresi nella misura?

Le isole del Centro-Nord che ora possono accedere a tale incentivo sono le seguenti:

Isole minori marine

  • Campo nell’Elba
  • Capoliveri
  • Capraia
  • Giglio
  • Marciana
  • Marciana Marina
  • Ponza
  • Porto Azzurro
  • Portoferraio
  • Portovenere
  • Rio
  • Ventotene

Isole lagunari e lacustri

  • Isole della laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni
  • Isole della laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo
  • Isole del lago d’Iseo: Monte Isola
  • Isole del lago di Garda
  • Comacina (lago di Como)
  • Isola d’Orta - San Giulio
  • Isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese
  • Isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni

Quali sono gli ulteriori settori di attività ammissibili?

Per quanto riguarda i nuovi settori ammissibili, è stata sancita l’inclusione del commercio tra le attività finanziabili, estendendo l’ambito di applicazione della misura all’intera sezione G della classificazione ATECO delle attività economiche (“Commercio all’ingrosso e al dettaglio; Riparazione di autoveicoli e motocicli”).

Restano ancora escluse dagli aiuti le attività agricole.

Resto al sud: quali sono le caratteristiche principali della misura?

L’incentivo copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 € per ogni richiedente, importo che può arrivare fino a 200.000 € nel caso di società composte da quattro soci.

Per quanto riguarda le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo ammonta a 60.000 €.

Un ulteriore contributo a fondo perduto pari a 15.000 € è previsto per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, fino a un massimo di 40.000 € per le società.

L’erogazione del contributo avviene nel momento del completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi, ed è così strutturata:

  • 50% di contributo a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI (gli interessi sono interamente a carico di Invitalia).

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese finanziabili sono le seguenti:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • nuovi macchinari, impianti e attrezzature;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) fino a un massimo del 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

Quali sono le modalità di presentazione della domanda e cosa occorre per effettuarla?

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • possedere una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata;
  • accedere all'area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Come vengono valutate le domande presentate?

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti); non ci sono scadenze o graduatorie.

Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.

Per maggiori informazioni contattaci tramite il form - Lo Studio Risponde