Il 1° gennaio prossimo, dopo una fase sperimentale facoltativa durata tre mesi, diventeranno obbligatorie le nuove specifiche tecniche per l'emissione delle fatture elettroniche mediante SdI, che servono per consentire alle Entrate di mettere a disposizione dei soggetti passivi Iva i registri delle fatture emesse e degli acquisti, le liquidazioni periodiche dell'Iva oltre alla dichiarazione annuale Iva.
L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con il provvedimento n.166579/2020 del 20 aprile 2020, aggiornando le specifiche tecniche del tracciato Xml della fattura elettronica. La nuova versione in vigore (1.6.1) sostituisce la precedente versione 1.6, approvata con provvedimento n. 99922 del 28 febbraio 2020.
È previsto un periodo transitorio di applicazione sino a fine anno, al termine del quale diventeranno obbligatorie le nuove specifiche tecniche; si tratta di nuovi schemi e di nuovi controlli che hanno lo scopo di rendere più puntuali le codifiche “TipoDocumento” e “Natura”.
Fino al 31 dicembre 2020 il Sistema di interscambio accetterà le fatture elettroniche predisposte con ambedue gli schemi al fine di garantire l’adeguamento alle nuove specifiche. Dal 1° gennaio 2021, salvo ulteriori future proroghe, il SdI accetterà soltanto le fatture digitali e le note di variazione predisposte con il nuovo schema approvato.
A partire dal 1° gennaio 2021, quindi, sarà necessario un maggior grado di dettaglio, nell’indicazione del codice natura della transazione nella fattura elettronica; in particolare, le nuove specifiche tecniche della fattura elettronica permetteranno serie di semplificazioni per quanto riguarda le procedure di integrazione della fattura legate all’applicazione del meccanismo del reverse charge.
Si tratta, nello specifico, delle disposizioni legate al comma 5 dell’art. 17 del DPR n. 633/72 che impongono al cessionario/committente di integrare la fattura emessa dal cedente/prestatore con l’indicazione dell’aliquota IVA e dell’imposta; tale procedura risulta essere propedeutica alla successiva annotazione del documento nei registri IVA delle fatture di acquisto e permette l’applicazione dell’IVA nelle operazioni di reverse charge sia interno che esterno.