È nelle intenzioni della Commissione Europea presentare a breve un provvedimento avente ad oggetto l’adozione di un sistema di fatturazione elettronica condiviso a livello comunitario; l’obiettivo di tale misura è quello di alleggerire la burocrazia nel commercio tra i paesi membri e di contrastare con maggiore incisività il fenomeno dell’evasione nel campo Iva.
Quali sono gli obiettivi principali della proposta?
La proposta in esame ha come finalità ultima quella di introdurre una rendicontazione digitale in tempo reale; l’adozione di questo sistema di fatturazione elettronica, infatti, si prefigge due obiettivi:
- Rendere più agevoli ed efficaci le operazioni di controllo fiscale
- Ridurre i costi amministrativi
Inoltre, secondo le attuali stime, l’implementazione di tale misura consentirebbe ai governi nazionali di recuperare Iva evasa per circa 11 miliardi di euro all’anno.
Che cosa prevede l’attuale quadro normativo?
Attualmente, gli operatori economici che intrattengono rapporti commerciali con altri paesi membri sono obbligati a trasmettere alle autorità fiscali di riferimento dichiarazioni riepilogative relative alle transazioni che hanno avuto luogo in periodi precedenti; in un momento successivo i dati così raccolti vengono condivisi con gli altri Stati membri al fine di consentire alle autorità fiscali di verificare che l’Iva sia stata correttamente contabilizzata e versata.
È, purtroppo, evidente come ciò avvenga in un quadro normativo poco armonizzato a livello nazionale e comunitario; inoltre, poiché le imprese sono tenute a compilare e inviare le dichiarazioni riassuntive solo saltuariamente (in alcuni casi solo quattro volte all’anno), le informazioni giungono ai governi nazionali in forte ritardo e ciò rende ancora più difficoltoso l’impedire frodi e altre operazioni criminali.
In aggiunta, i dati trasmessi sono spesso poco attendibili e dettagliati, a discapito dell’efficacia del lavoro svolto dagli Stati membri nel combattere le frodi in materia di Iva.
In che modo si intende intervenire?
La proposta prevede che, per quanto riguarda le transazioni transfrontaliere, le imprese europee saranno tenute ad emettere fatture elettroniche le quali trasmetteranno automaticamente all’amministrazione fiscale un sottoinsieme di dati che saranno impostati secondo uno standard europeo; così facendo, gli operatori economici non dovranno più di presentare dichiarazioni riassuntive in quanto le informazioni utili ai fini dei controlli saranno contenute e trasmesse tramite le stesse fatture elettroniche.
Inoltre, al fine di utilizzare al meglio i dati comunicati, le amministrazioni fiscali nazionali condivideranno le informazioni attraverso un sistema informatico che consentirà di effettuare analisi congiunte e di reagire in modo più tempestivo per contrastare eventuali frodi.
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