L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha comportato, per le imprese, una mancanza di liquidità che in moltissimi casi non ha consentito e non consente tuttora, alle stesse, di rispettare il termine massimo previsto per il versamento delle imposte.

Il mancato versamento comporta, da parte dell’Ente Impositore, l’applicazione di sanzioni ed interessi rilevanti, specie se l’impresa non si avvale dell’istituto del Ravvedimento Operoso, istituto che ha il principale vantaggio di mitigare l’aggravio a carico dell’impresa stessa.

Il Ravvedimento Operoso, infatti, consente di applicare sanzioni ridotte che, però, crescono nel loro ammontare quanto più è lontana la data di versamento rispetto a quella della scadenza originaria.

È importante tenere presente che, tranne che per il versamento del saldo delle imposte e del primo acconto, non vi è la possibilità di effettuare versamenti oltre la scadenza di legge senza l’applicazione di sanzioni; ciò sta a significare che per tutti gli altri versamenti non eseguiti nei termini si applicano le sanzioni senza possibilità di deroghe.

Il Ravvedimento Operoso: un esempio pratico.

L’esempio seguente ha ad oggetto un mancato versamento di imposte per 10.000 €; la Tabella di riepilogo riportata in fondo alla pagina evidenzia l’importo delle sanzioni applicabili nelle diverse ipotesi che cambiano a seconda del periodo di tempo intercorrente tra la data di versamento e quella della scadenza originaria.

È possibile scaricare e utilizzare il foglio di calcolo predisposto dallo Studio D’Aurelio - Commercialisti con il quale effettuare autonomamente il calcolo delle sanzioni e dei relativi interessi inserendo nelle celle delle righe 1, 2 e 3 i dati relativi al vostro caso.

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